sabato 24 marzo 2012

L'Asia


L'Asia è il più vasto dei continenti della Terra, con una superficie più di quattro volte maggiore di quella dell'Europa e pari a circa un terzo di tutte le terre emerse.Si presenta nel suo complesso come una massa continentale compatta di grandi dimensioni, ed è il solo continente ad essere bagnato da tre oceani: l'Atlantico (con il Mar Glaciale Artico e il Mar Mediterraneo), l'Indiano e il Pacifico. La massa continentale si spinge a sud con le tre grandi penisole dell'Arabia, del subcontinente indiano e dell'Indocina. A quest'ultima seguono, come prolungamento naturale, le isole dell'Indonesia, mentre più a est, nell'Oceano Pacifico, vi sono grandi festoni di isole che, dalle Curili al Giappone e alle Filippine, delimitano mari costieri. È da notare che l'Asia non è separata fisicamente e geologicamente dall'Europa, con la quale forma un'unica massa continentale, l'Eurasia. La sua identificazione come continente separato è largamente accettata ma solo convenzionale, dovuta a ragioni storiche. L'Asia inoltre è unita anche all'Africa dall'istmo di Suez; è separata dall'America settentrionale dallo stretto di Bering (largo 92 km); il complesso insulare indonesiano la collega all'Australia.

La prima rivoluzione industriale


La rivoluzione industriale è un processo di evoluzione economica che da un sistema agricolo-artigianale-commerciale porta ad un sistema industriale moderno caratterizzato dall'uso generalizzato di macchine azionate da energia meccanica e dall'utilizzo di nuove fonti energetiche inanimate (come ad esempio i combustibili fossili).
Spesso si distingue fra prima e seconda rivoluzione industriale. La prima riguarda prevalentemente il settore tessile-metallurgico e comporta l'introduzione della spoletta volante e della macchina a vapore; il suo arco cronologico è solitamente compreso tra il 1760-1780 al 1830. La seconda rivoluzione industriale viene fatta convenzionalmente partire dal 1870-1880, con l'introduzione dell'elettricità, dei prodotti chimici e del petrolio. Talvolta ci si riferisce agli effetti dell'introduzione massiccia dell'elettronica e dell'informatica nell'industria come alla terza rivoluzione industriale, che viene fatta partire dal 1970. La rivoluzione industriale comporta una profonda ed irreversibile trasformazione che parte dal sistema produttivo fino a coinvolgere il sistema economico nel suo insieme e l'intero sistema sociale. L'apparizione della fabbrica e della macchina modifica i rapporti fra gli attori produttivi. Nasce così la classe operaia che riceve, in cambio del proprio lavoro e del tempo messo a disposizione per il lavoro in fabbrica, un salario. Sorge anche il capitalista industriale, imprenditore proprietario della fabbrica e dei mezzi di produzione, che mira ad incrementare il profitto della propria attività.

La seconda rivoluzione industriale


La seconda rivoluzione industriale è il processo di sviluppo industriale che viene cronologicamente riportato al periodo compreso tra il congresso di Parigi (1856) e quello di Berlino (1878) e in particolare all'ultimo decennio del 1800.Nella seconda metà dell’Ottocento l’Europa occidentale estese e consolidò la propria presenza nel mondo. Il suo prestigio si fondava sulla superiorità nel campo scientifico e tecnologico e sulla potenza industriale e capitalistica, rafforzato in seguito alla scoperta di nuove fonti di energia, come il petrolio e l’elettricità, all’utilizzo di nuovi sistemi di comunicazione e di trasporto, al dominio incontrastato del commercio mondiale.
Intanto le grandi potenze europee portavano a termine le conquiste coloniali, soprattutto in Africa, spinte dal desiderio di procurarsi nuovi mercati di vendita per i prodotti nazionali e di accaparrarsi materie prime e risorse energetiche a basso costo. A questo prodigioso sviluppo industriale, che si protrasse fino agli inizi nel Novecento e che interessò altri Stati del mondo, come gli U.S.A. ed il Giappone, è stato dato il nome di Seconda rivoluzione industriale. In Europa, nel periodo tra il 1850 ed il 1914, si assistette ad una serie di cambiamenti importanti, che mutarono la vita del continente. Le innovazioni non furono della stessa portata in tutti i paesi: più forti e caratterizzati in alcuni, meno evidenti in altri; tuttavia gli Europei avevano l’impressione di essere giunti ad una svolta.

Esami ECDL: argomenti


1- Concetti di base dell’ICT, richiede che il candidato comprenda i concetti fondamentali delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT) ad un livello generale e conosca le varie parti di un computer.
2- Il Sistema Operativo, richiede che il candidato dimostri di possedere competenza nell’uso delle normali funzioni di un personal computer. L’ebook contiene diversi video che illustrano come utilizzare alcune funzioni avanzate di Windows
3-Elaborazione di testi, richiede che il candidato dimostri la capacità di usare un programma di elaborazione testi per creare lettere e documenti. In questo ebook viene utilizzato Word 2007, alcuni video illustrano come utilizzare alcune funzioni avanzate del programma
4-Foglio elettronico, richiede che il candidato dimostri di sapere usare il programma di foglio elettronico per produrre dei risultati accurati. In questo ebook viene utilizzato Excle 2007, alcuni video illustrano come utilizzare alcune funzioni avanzate del programma
5-Uso delle basi di dati, richiede che il candidato comprenda il concetto di base dati (database) e dimostri di possedere competenza nel suo utilizzo. In questo ebook viene utilizzato Access 2007, alcuni video illustrano come utilizzare alcune funzioni avanzate del programma.
6-Strumenti di Presentazione. L'esame richiede che il candidato dimostri competenza nell’utilizzo del software di presentazione. Un manuale semplice e completo utile sia a chi ha già delle nozioni di base di Informatica e deve prepararsi all'esame ma anche per chi vuole cominciare ad entrare nel complesso mondo dell'informatica.
7-Internet e Posta elettronica. La prima parte dell'esame richiede che il candidato dimostri di possedere conoscenze relative a Internet e sappia utilizzare un browser web. La seconda sezione richiede che il candidato comprenda alcuni dei concetti legati alla posta elettronica (e-mail), conosca altre opzioni di comunicazione e apprezzi alcune considerazioni legate alla sicurezza nell’uso della posta elettronica.

http://www.studentville.it/test_e_quiz/ecdl/teoria

mercoledì 22 febbraio 2012

Gli strumenti della musica indiana

La vina
La musica classica indiana è di tipo monofonico ed è quindi basata su di una singola linea melodica. Lo spettacolo di una composizione comincia con gli interpreti che escono in un ordine prestabilito: prima lo strumento solista, poi il cantante e quindi i musicisti ed i percussionisti. I musicisti cominciano l'accordatura dei loro strumenti e questo processo spesso si mescola impercettibilmente all'inizio della musica.
Gli strumenti musicali indiani usati nell'esecuzione della musica classica sono la vina (strumento antichissimo a corde pizzicate, ne esistono
diversi tipi), il mridangam (percussione, India del Sud), la tabla (percussione, India del Nord), il pakhawaj (percussione, India del Nord), il kanjira (percussione, India del Sud), il tamburo, il flauto, il sitar, il sarod (India del Nord), il gottuvadyam (tipo di vina dell'Idia del Sud), il violino (usato principalmente nel Sud), la sarangi (strumento ad arco, India del Nord), il santur (simile a un cymbalom, India del Nord) e la chitarra indiana (una modifica della chitarra occidentale che viene suonata nello stile della chitarra slide).

martedì 21 febbraio 2012

La musica indiana


Le origini della musica classica indiana sono tracciate a partire dal più antico libro di sacre scritture della tradizione indù, i Veda. Il Samaveda, uno dei quattro Veda, tratta a lungo di questo tema.
I due sistemi principali della musica classica indiana sono:
1. La musica indostana (Hindustani), del nord dell'India,
2. La musica carnatica (Karnàtak), dell'India meridionale.
Il tema primario della musica indostana è la Lila. La musica carnatica è basata sempre sul concetto di raga come la musica del nord, ma differisce poiché le due sono evolute diversamente. Enfatizza le qualità vocali piuttosto che quelle degli strumenti. Temi primari sono Devi e Rama che descrivono i canti dei templi e patriottici.

sabato 4 febbraio 2012

Il surrealismo

Il surrealismo è un movimento culturale molto diffuso nella cultura del novecento che nasce in opposizione al Dadaismo. Ha coinvolto tutte le arti visive, anche letteratura e cinema, quest'ultimo nato negli anni venti a Parigi. Il movimento ebbe come principale teorico il poeta André Breton, che canalizzò la vitalità distruttiva del dadaismo. Breton fu influenzato dalla lettura de L'interpretazione dei sogni di Freud del 1899; dopo averlo letto arrivò alla conclusione che era inaccettabile il fatto che il sogno (e l'inconscio) avesse avuto così poco spazio nella civiltà moderna e pensò quindi di fondare un nuovo movimento artistico e letterario in cui il sogno e l'inconscio avessero un ruolo fondamentale. Nacque così il surrealismo.